Servizio Betsy van deer Meer – Riprese Roberta Vasselli
Si affaccia nell’ANFITEATRO BERICO DI VILLA DI ARCUGNANO CAPOLUOGO. Le intercettazioni telefoniche non lasciano più dubbi. Da qui come a Bagheria partì L’OK . Cioè il CONSENSO alle stragi FALCONE & BORSELLINO. BAGHERIA dove la PRINCIPESSA ALIATA DI FRANCAVILLA annovera nel suo parco, come da servizio delle Iene, gli stessi inquilini MAFIOSI che costruiscono sia le ville abusive a Bagheria che quelle Villa di Arcugnano Anfiteatro Capoluogo. E’ qui che Piddu Madonia, ristruttura la sua una elegante villa veneta con i soldi del sequestro di Carlo Celadon e sarà arrestato . giusto li sotto a Longare. “Sicuro porto di mare “anche dello stragista, prestanome di APITOUR –DESPAR Matteo Messina. Denaro. Passata e a lui sequestrata dopo la ” tosata ” cioè al rapimento di Ander Amonn . “La Polizia Locale di Longare è sotto il nostro controllo” vantavano, intercettati, giocandosi quel denaro segnalato a carte i mafiosi latitanti indisturbati al bar Luna come ai Celibi di Arcugnano. Noto ritrovo della malavita locale. A conferma delle operazioni coperte in Anfiteatro Berico, successive missioni coperte dei Servizi Segreti dimostreranno che neppure dal carcere, Madonia smette di impartire ordini al cognato e gregario costruttore Pasquale Barbato.

Neanche fossero loro gli autori delle concessioni edilizie( fu sotto egida i del sindaco Paolo Pellizzari l’incasso 50.000 euro di oneri a villetta ) a cui si deve la devastazione della sommità dell’ ANFITEATRO BERICO conservato fino al 1923 dalla Regina May von Teck e dopo dall’altrettanti omologhi della principessa Aliata, il margravio Molossiano di generali Grimaldi -Malosso. Colui pur attenutosi al vincolo di segretezza, per non mettere a rischio l’operato in corso di agenti undercover, confermò comunque gli accadimenti, precedentemente allarmati dall’avvocato vicentino Lorenzo Pellizzari. Il primo che dettagliò lista, dei manager vicentini beneficiari di una valanga di denaro ed oro estorto nei rapimenti Getty, Graziano Lante della Rovere, Kronzucker ,Bulgari, Soffiantini -Casella ( e le pesanti accuse controil gen. calabrese Delfino) ilsequestro Palombini ( in congelatore …) quelli organizzati in Sardegna con i basisti per Berlusconi, nei fratelli Graviano, dei Rolf Shild.. In seguito degli ostaggi vicentino- bassanesi assassinati Berto, Bernardi e di poche banconote tracciate dietro il sequestro-omicidio della baronessa May Rothschild.
ANfFITEATRO DI VILLA DI ARCUGNANO CAPOLUOGO Dal 1992 a causa di agenti in motivato rischiosissimo servizio sotto copertura, fu imposto il vincolo zonale di riservatezza( probabilmente ottemperato anche da alcuni magistrati vicentini, tra cui uno che dimora proprio nelle ville abusive di Arcugnano Anfiteatro). E colà, fino al 2023 rispettato attraverso sacrificio indicibile dal markgraf Molosso, alias l’agente K-626 , per ragioni di Servizio Segreto di Stato . Si perché i mafiosi del clan Madonia, durante le stragi vegetavano qui indisturbati. Protetti istituzionalmente.In questi 2 Comuni d’Italia, mantenuti. Ma infine fatti volutamente catturare mentre maneggiavano ancora banconote segnalate dal sangue dei rapiti. Eppure erano Preziosi informatori. Risorse. indispensabili alle indagini.Qui riparati da compiacenti funzionari istituzionali.Fintanto che qualche amministratore ricattato, passando alla ndrangheda, si è stancato di ospitare questi importanti strani pentiti , altrettanto intoccabili “collaboratori di giustizia”.
ARCUGNANO: LA CHIESA DELLE STRAGI FALCONE BORSELLINO. Presso una delle ville acquistate proprio dai Madonia Da qui, presenti sotto forma di riunioni pseudo- massoniche di interesse nazionale e non solo . Dove amministratori istituzionali, tecnici ,impreditori, ppresentanti politici, questori, prefetti, si decidevano i nomi degli IMPRENDITORI LOMBARDO- VENETI da RAPIRE. Alcuni amministratori pubblici seguiti da molti manager e giornalisti vicentini poterono beneficiare delle agognate banconote numerate.In cambio, qualcuno di loro fornirà ospitalità a Vicenza a membri dei più feroci sequestri delle banda della Magliana.
PS Il giorno che dopo il precendente attentato della Adaurra sospeso neldubbio che fosse coinvolta anche la Elevetica Carla dal Ponte .Lei magistrata moglie di un titolare di un studio studio legale a Lugano , un figlio dirigente delle TV Svzzera( Italiana) già attenzionato per subire un sequestro. E’ accusata di depistaggio dai familiari delle vittime delle stragi atte a distrarre a opinione pubblica inmoddiaffermare l’ascesa di Berlsuconi . E’accusata del il fallimento di olte indagini critiche, come della della strage in cui fu pianificato e assassinato Giovanni Falcone, nonché di avere archiviato tute le sue infdagin9 fingen dosi , viceversa collabortiva. Le testimonianze dei collaboratori di Giustizia la indicano come al corrente delle bomba della Adaurra e che il suo tentennare . Telefonate di accordi smentiti ecc. Furono motivi che fermarono gli addetti al detonatore facendo cosìm sventare i primo pesante attentato contro ili magistrato. Quando il il secondo andò a segno, Salvino Madonia ne ebbe notizia mentre si sposava in carcere La strage fu interpretata come un omaggio di nozze a Madonia .

FOLLOW MONEY Denaro che però Falcone , sulle tracce di Totò Riina che dalla Banca Rasini di Berslusconi , avaea anche compiti di farlo passare al valico di confine Itali svizzero.
L’ORRORE MADE IN ITALY CONTINUA Intanto a Vicenza e non solo , dalla “mungitura sicula”, si salvava solo chi pagava il “CONTO PROTEZIONE“. Fino al 1980 e cioè fin tanto che i teatri milanesi da lui controllati, passeranno a Silvio Berlusconi, la riscossione era affidata al vicentino FRANCIS TURATELLO che controllando i suoi teatri dell’opera, varietà e streep tease a Milano presenta moglie a Berlusconi che però temendo che il vicentino si pentisse, lo fara smembrare vivo in carcere dagli accusatori pagati per distruggere Enzo Tortora, un altro di quelli legati allo spettacolo stanchi di essere vessati e del procedimento del ancora poco noto alla popolazione Blue Moon di drogatura degliI taliani . Chi non si piega finirà come Libero Grassi Ucciso da 4 pallottole sparate alle spalle da MADONIA , mentre il giudice catanese Luigi Russo il 4 aprile 1991 afferma che non è reato pagare la “protezione” ai boss mafiosi (che così sponsorizzano le lezioni dei politici che li favoriranno ) e suggerendo agli imprenditori di Assindustria, che lo accuseranno così di farsi pubblicità.un vero e proprio modello di comportamento; e cioè: “pagate i mafiosi” se volete campare !

LA REGIA OCCULTA DELLE STRAGI FALCONE & BORSELLINO . E’ dunque il magistrato di Venezia Cherchi ( che chiede il trasferimento) o ilpensionamento) coadiuvato dai magistrati DDA di Palermo ( dove dirigeva il Magistrato Leo Agueci cugino del rallysta pentito Angelo Siino , Ministro dei Lavori Pubblici di Cosa Nostra. che investiga circa la chiesetta delle Mafia che dà sull’Anfiteatro di Arcugnano. Attese anche le dichiarazioni del gen.Mario Mori, recentemente posto di nuovo sotto indagini sull’accadimenti, dalla Procura di Firenze, dopo ill mancato confronto derivato dalle accuse dei Graviano mentre avviene la mancata comparsa della teste Iman Fadil . Come Matteo Messina Denaro, Silvio Berlusconi, i suo av. Ghedini . Tutti deceduti con la stessa tecnica capace di distrugge le piastrine del sangue. Sistema in possesso solo di alcuni membri ” K “di Servizi Segreti.

Graviano ha comunicato l’intenzione di non volere più rispondere alle domande. Il motivo? “La consapevolezza che le sue dichiarazioni resteranno prive di riscontro”, ha spiegato il suo avvocato Giuseppe Aloisio. [al Fatto Quoridiano]. Da qui urge accertare valutare pubblicamente se tale inerzia procedurale è dovuta alle seguenti ipotesi di improcedibilità su queste vicende strettamente legate fra loro :
1) plausibile terrore e consapevolezza di impossibilità a proseguire fra magistrati dopo le eclatanti stragi di Falcone e Borsellino
2) la mafia, ha completamente preso il sopravvento sulla Magistratura delle Repubblica Italiana che opera a fianco degli estorsori
3) o se l’inerzia, malgrado le tantissime denunzie è dovuta alla presenza di Segreti di Stato . Cioè che per ragioni di Sicurezza Nazionale, generalmente è difficilmente queste vicende possono essere divulgate prima di 30 anni .
Anche nella vicenda della sparatoria attribuita a un sicario inviato dall’ dall’ex senatore leghista di Arcugnano con villa che da sull’anfiteatro, Alberto Filippi entrambi gli l’avvocati Dal Maso e Renzo Fogliata concordano presumibilmente su questo punto . Sebbene non lo citino neppure nel 2023 , a 30 anni dunque dai noti fatti di sangue.
Nel merito: chi ha autorizzato Alberto Filippi a trascorrere 5 ore con il pentito Domenico Mercurio in carcere ? Nelle sovra affollate carceri italiche – E’ ampiamente risaputo che in un carcere Italico si possa morire avvelenati come per Michele Sindona, Provenzano, Cutolo, Vittorio Mangano. O smembrato come fu er il vicentino Francis Turatello- allorché manifesto di parlare se non fosse stato aiutato dal complice senatore on. Marcelo Dell’Utri e Silvio Berlusconi . Uguimente che taluni possano entrare ed uscire, esattamente come da istallazioni e basi militari. Così senza lasciare traccia nei registri. Persino sostituirsi detenuto con un sosia. Durante il sequestro Celadon, da ex ragazzo rapito pure lui, In modalità Conte di Montecristo con buona scuola di sir Fitzroy Maclean. deciso a compiere ogni possibile sacrificio e tentativo l’agente K-626 , cioè il margravio Molosso rischiando spericolatamehte la sua vita salvo quelladel conterraneo Prima di lui, ancora con il tesserino dei Servizi Segreti da latitante Vincenzo Casillo luogo tenente di Cutolo in NCO durante un altro sequestro di persona, quello del DC Cirillo, con la collaborazione dei Cutolo, entrava e usciva dal Carcere.
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Tra Veronese e Vicentino deflagra l’affaire ‘ndrangheta-Filippi
https://www.vicenzatoday.it/attualita/massoneria-politica-mafie-veneto-ex-senatore-vicentino-giornalista-minacciato-7-novembre-2023.html
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VICENZA 2016-2018 CON L’ANFITEATRO BERICO DI ARCUGNANO- LA DIFFAMAZIONE e condanna DEL PATRIMONIO CULTURALE CITTADINO così di tutti i sommi memorialisti . La carenza di indagini, le palesi omissioni, la sentenza comporta in se un incredibile sospetto e conseguenze sul DNA del patrimonio culturale dei veneti e anche quello Nazionale. . Pertanto Non tutti i giornalisti accettarono di pubblicare senza contraddittorio. Fra essi il caporedattore del Giornale di Vicenza Ario Gervasutti.Certo lui lo sa . Non ha l’età del giovinetto Jacopo Bugarini che si vanta di avere dato il via debugging e a una serie di gravissime calunnie diffamatorie. Perciò gli spareranno e daranno comodamente la colpa al senatre imprenditore degli aidi Alberto Filippi. In realtà l’esistenza citata dell’anfiteatro di Arcugnano, Santuario dei Veneti Antichi, che recinge il lago più antico del nord Italia, la Fontega era ben nota. E gli abusi edilizi finanziati dalla Mafia che avvenivano lassù, come il terrorismo subito dalla colà abitante inglese minacciata di essere sequestrata : Emma Seymur, bellissima consorte del Molosso . Proprio sul Giornale di Vicenza . QUANDO ? Allorché esso era diretto dal giornalista Luigi Bacialli. Il figlio dell’ing. Paolo. Dirigente ENI ucciso a sua volta, durante un tentativo di sequestro. La distruzione solo parziale del Santuario, viceversa come accadde a vicino di Monte Berico ( l’ex Santuario di Diana e Apollo dopo il 1500 definitivamente consacrato alla apparizione delle Madonna e agli omicidi dei frati confessori in passeggiata fra i due degli on. Bisaglia e Rumor i cui pluri assassini su 2 su 3 ch fracassarono il cranio dei religiosi, potrebbero ancora riferire giacché ancora vivi . L’alienazione dell'” anfiteatro di Arcugnano che recinge la Fontega” dibattuta più volte nel GDV fin dai tempi della distruzione delle sue e terrazze in sommità dei Villa Montanari di Arcugnano Capoluogo. Difeso fino alla morte, proprio dall’Accademico Olimpico Renato Cevese, prima che dal prof. Remo Schiavo, allievo del prof. Mario Andreis. Un altro dei tanti notissimi memorialisti locali che lo aveva descritto con estrema precisone . Analoga alle descrizioni del margravio Molosso. ” Chi avvicendò un giovane magistrato appena arrivato a Vicenza , senza dotarlo di informazioni sulla zona, il dr. Lagrassa.E cosìa a sentenziare un caso così complesso che sarebbe dovuto essere di anziani magistrati esperti deputati a conoscere le pregresse vicende del territorio vicentino si chiese l’archeologo Tosi impossibilitato a presenziare giacché assassinato e seguito Mauro Pretto. L’ecologista amante delle natura indifesa, riparatore terrazze del Santuario assieme al giardiniere Bedin, l’informatore del Tosi, Virgil Risu ( per il cui omicidio il vice-sindaco -cacciatore di Arcugnano non ha scontato un solo giorno di carcere) e Lorenzo Casonato che aveva consegnato a Andrea Gerardo Nappi un libro sottratto dal predone Massimo De Caro su Galileo. Tommaso Montanari Testo con capitolo che altrettanto descriveva il Santuario a TerrazzeTutti fatti annegare da medesimi killer dei fratelli Bisaglia e il oro portaborse un libro sottratto da Massimo De Caro su Galileo .
I VERI MANDANTI STRAGI ? Da CERCARE AL NORD fra MILANO e VICENZA. La vicenda è emersa solo dopo la denuncia del giornalista GDV Gervasutti al cui indirizzo, furono sparati verso la camera dei figli, figli durante la lunga offerta di protezione ( se il markgraf Molossiano accettava di rendere fabbricabile a un grande HUB l’antica baia terrazzata delle Fontega su cui esso posa) magari collaborando a inventarsi un abuso per agevolare il Comune di Arcugnano così da partecipare al bottino nelle divisone degli oneri ( 50.000 euro a villetta concessa)-Al rifiuto del Conservatore tale pro- offerta è divenuta estorsione Anfiteatro Berico.
L’ESTORSIONE ANFITEATRO BERICO E IL CONCORSO PER CALUNNIARE LA STORIA NAZIONALE già costata ingiusta condanna anche al Conservatore Franco Malosso von Rosenfranz( in seguito assolto)Per anni il conservatore e la sua consorte inglese Emma Seymour hanno subito ogni genere di denunce inventate . Sabotaggi, boicottaggi , attentati .Alla fine l’inerzia totale dei magistrati su queste vicende . Sapevano essi del Segreto di Stato .o sono stati complici in concorso a fatti gravissimi enunciati più volte?

Riviera Euganeo Berica, anni ’90 all’altezza delle villa Casa Rossa delle Sorelle Mioni a Longare, 4 sicari assoldati dalla Fininvest come per dichiarazione di due di essi, che risulta verbalizzata presso i carabinieri a cui sono arrivati illesi dopo aver tentato di sequestrare il Conservatore Molossiano in lotta per preservare la Riviera Euganeo Berica, anzi monitorando l’area e il percorso pure fino via satellite. così nel tentativo di preservare la sua popolazione dai terribili tumori contratti attraverso le discariche piene di rifiuti tossici. come quelli imboscati presso la villa Saraceno, di cui è onorario Carlo di Inghilterra definito ” pseudo ambientalista colonizzatore…” dal ministro delle Soprintendenza ai Beni Culturali on.Giancarlo Galan che questi giorni sta rilasciando parecchie dichiarazioni a mezzo stampa. Due di essi dopo il conflitto a fuoco con il guardiaspalle macedoni del conservatore non torneranno più ad Arcore a dire di Vittorio Mangano. Per rappresaglia , seguirà per rappresaglia ,la scomparsa del figlioletto del Conservatore .
CONSIDERAZIONI E SIMBOLOGIA DOPO Il PONTE DEI FRATI NERi presso la City , dove i segno di avvertimento fu fatto ritrovare impiccato Calvi.In effetti, i mandanti , come per le stragi, sembrano proprio apparire intoccabili. Il nuovo omicidio, quello del marito delle Europarlamentare di Donato, strangolato con una corda da Cantiere, alla maniera in cui furono strangolati con le corde di pianoforte prodotte dai nonni del la fabbrica reale dei pianoforti Rosenfranz . Quello dell’impresario edile, uomo di Totò Cuffaro è l’ultimo di una serie di omicidi che insanguinano Palermo, Vicenza. Lei fa parte del i Parlamento Europeo dove di casa dovrebbero albergare almeno ben 5 rappresentanti vicentini tra cui Amalia Sartori. Intervistato da noi sul punto Il conservatore dei luoghi Molossiano ha dichiarato : Stiamo per fare un museo che ridonerebbe luce all’ Anfiteatro ricucendolo nelel sua ex interezza all’antico borgo Capoluogo di Arcugnano da cui partiva il Santuario cioè : Villa Montanari . Si stratta di ricongiungendo la parte, a suo tempo separata dagli abusi costruiti dai mafiosi . La soprintendenza è perfettamente al corrente della iniziativa a cui lavorerò nei prossimi anni . Durante le trattative, è pervenuta l’offerta di questo impresario siciliano Conosceva un ricco finanziatore . Non so se si trattasse di Totò Cuffaro, del senatore siciliano Marcello Dell’Utri già Mecenate non nuovo a tali imprese E’ noto per aver salvato dall’oblio la spettacolare villa a Capri di Curzio Malaparte Ho appreso del suo omicidio dai giornali.

OCCORSIO -FALCONE- BORSELLINO. UCCISI DA LORO COLLEGHI. Magistrati e poliziotti , saltafossi per precauzioni, comunicavano ai sicari in attesa i reali spostamenti. Senza stampa libera, non ci possono essere né legalità e neppure democrazia». Sono le parole del ex Caporedattore del Giornale di Vicenza Gervasutti . Dove è accaduto? Chi dentro le istituzioni garantiva la loro latitanza ad Arcugnano. Il paesello vicentino “gemellato” con Bagheria durante le stragi Falcone & Borsellino conobbe una ricchezza sfrenata. Tant’è che l’av. Lorenzo Pellizzari compilò una nutrita lista degli imprenditori vicentini che ricevevano i denaro proveniente da rapimento di altrettanto colleghi imprenditori In molti casi uccisi dopo aver versato l’obolo.
Da Bagheria, presso Palermo ad Arcugnano , Colleghi giuristi siciliani del magistrato dr. Cherchi ,attendono con ansia la lista dei nomi dei membri affiliati alla loggia mafiosa che si riuniva nella chiesetta e a cui erano destinate le iniziazioni mafiose intitolate a S. Rosalia, dopo la vicenda dei nuovi 500 santini sequestrati a un posto di blocco a Torri di Quartesolo(VI) , Santini destinati qui a cerimonie di iniziazione dei nuovi importanti adepti aderenti alla mafia).
LA CHIESETTA: UNA QUESTIONE DIRIMENTE
Ben diversa invece apparirebbe la partita se Filippi avesse torto? La sua uscita davanti alle telecamere, sui giornali e davanti ai magistrati rischia di aggravare la sua posizione? Se così stessero le cose l’aver denunciato Mercurio all’autorità giudiziaria, sempre che così sia stato, non lo espone anche ad una gravissima accusa per calunnia? Sul versante Filippi poi c’è un altro filone che sembra passato in secondo piano. Andrea Priante sulla edizione on-line Corriere del Veneto del 2 novembre intervista Filippi e parla di una chiesetta annessa alla villa del noto imprenditore, usando queste parole: «E che quella chiesetta le serve a fare delle riunioni segrete con politici e imprenditori. Lei fa parte della massoneria?».
LA LOGGIA E LA PANDEMIA
Di fronte a quella domanda l’ex senatore leghista, che da tempo ha lasciato la politica attiva, risponde non smentendo la circostanza delle riunioni segrete. Tuttavia discettando di massoneria replica in questi termini: «Ne ho fatto parte, ma dopo la pandemia ne sono uscito. Non fui io a rivelarlo a Mercurio ma l’avrà scoperto in qualche modo: non era un segreto. Ma nelle intercettazioni dice che faccio parte di una loggia di Vicenza, e non è vero».
RETICENZA?
LA REPLICA IERATICA
Al che Priante chiede a Filippi a quale loggia appartenesse. La risposta è tra il laconico e lo ieratico: «Questo non lo dico, c’è un patto di riservatezza che ritengo di non sciogliere neppure ora che ne sono uscito». Si tratta di risposte non esaustive. Filippi infatti non spiega se la loggia sia coperta o meno e non fornisce delucidazioni su chi effettivamente partecipasse alle riunioni nella chiesa. Di che riunioni si trattava? Partecipavano solo imprenditori e politici non eletti? Oppure partecipavano anche uomini delle istituzioni? Filippi dice di aver abbandonato la massoneria ma in quella chiesetta è ancora utilizzata? Ad ogni modo da quanto uscito sulla stampa non è chiaro se qui conciliaboli fossero semplici incontri conviviali (magari fra una primo, un baccalà e un caffé), tra persone influenti o se quegli incontri fossero di contro il risultato di una vera e propria attività massonica.
INFORMARE LA PREFETTURA
L’esistenza di logge regolari per vero deve essere comunicata per legge alla Prefettura che tiene un registro riservato in ossequio alle disposizioni della legge Anselmi-Spadolini. In caso contrario si può incorrere in sanzioni penali di una certa gravità.
LA LEGGE ANSELMI-SPADOLINI
Ad ogni modo la legge Anselmi-Spadolini (promulgata dopo la deflagrazione dello scandalo della P2) è molto stringente poiché già nel suo primo articolo recita così: «Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’articolo 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale». In questo contesto ancora non è chiaro se, quanto meno dopo le rivelazioni del Corriere veneto, la Prefettura di Vicenza e la procura berica abbiano, secondo le competenze di ciascuna, effettuato le indagini di specie. [tratto da Tra Veronese e Vicentino deflagra l’affaire ‘ndrangheta-Filippi]
MAFIA E MASSONERIA : https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/storie-di-mafia/2023/04/02/news/alfabeto_mafie_massoneria-394492279/
INTANTO FRA VICENZA ED ARCUGNANO SERVE PIU POLIZIA? Tra Borgo Berga e il progetto del Centro Logistico Longare con il progetto DESPAR, in cui dietro il prestanome Matteo Denaro Messina, l’avvelenamento delle acque la risposta dei cittadini è NO. Servono le indagini ! Che siano applicate le leggi .Che i magistrati che non le fanno, siano almeno trasferiti altrove.
Tratto da :”LE TELECAMERE , I SINDACO DI ARCUGNANO LE AFFIDA A UN PREGIUDICATO PER OMICIDIO”. IL DEPISTAGGIO BORSELLINO Continua…continua …continua…. Indisturbato, coperto dalla vecchia politica. Sono saliti a quattro i poliziotti che con questo depistaggio, coprendo i dinamitardi, hanno beneficiato della prescrizione. Con la “scoperta“ della CHIESA DELLE MAFIA di ARCUGNANO,da occultare, “ scoperta” ch non viene affatto trasmessa né alla DDA di Palermo né al processo sul depistaggio Borsellino, né ai magistrati di Firenze , se no quando saranno trasferiti e i testimoni a quel confronto, saranno tutti morti. Appare evidente che più il “follow money “di Giovanni Falcone, si avvicinava al quel denaro tracciato dei rapimenti, in particolare quello di Carlo Celadon. Banconote riciclate da Berlusconi attraverso la Banca Rasini e riapparso elargito dalle mani del Questore Arnaldo La Barbera a Piddu Madonia e più si avvicinava la definitiva decisione di eliminare gli scomodi magistrati Falcone Borsellino. Per l’appunto decise fra Arcugnano e Bagheria attraverso la latitanza protetta di quelli che appariranno poi gli autori delle stragi . Quel denaro dei Celadon pagato dagli Amenduni e speso anche a villa Colonnese in Arcugnano, poi nuovamente passata a Carlo Celadon. Altro denaro fu speso nelle proprietà del Conte Marco Aurelio Pasti, Verona, Eraclea come a vario titolo. La lista di quei beneficiati imprenditori vicentini (ma anche magistrati, giornalisti, caporedattori media TV , poliziotti , periti di Tribunale ) compilata dall’avvocato vicentino Lorenzo Pellizzari. Quelle banconote provenienti dai sequestri si persona cambiati alla Banca Rasini provenienti dai sequestri Cesare Casella, dagli imprenditori Livio Bernardi e Pietro Berto( quest’ultimi due mai rientrati a casa) e molti altri. Questo bottino, riciclato dalla Banca Rasini che determinò l’origine delle fortune del cavalier Berlusconi. Da allora, Il ritornello è sempre lo stesso. Fotografie di posti di blocco. Rassicurare il territorio con la presenza di Carabinieri. Allorché però vengono reperite informazioni utili, tra cui movimenti, spostamenti, abitudini dei soggetti da eliminare e non da proteggere, chi vi accede e le utilizza sono i killer incaricati di uccidere o sopprimere, generalmente per leocemia fulminante, o procurati infarti, scomodi testimoni. Solo nel caso dell’ecologista Mauro Pretto, riparatore delle terrazze dell’ anfiteatro Berico di Arcugnano fu necessario intervenire frettolosamente, sopprimendolo a fucilate. L’ecologista aveva infatti manifestato l’intenzione di mettere tutto a verbale, recandosi alla stazione di carabinieri di Arcugnano a Brendola Esattamente quello che stava facendo L’architetto Benedetto Vettore di Cosecom, i cognato di Otello Gobbin, il presidente più volte intimidito dell’Anfiteatro Berico. In seguito La Barbera a Verona, mentre si avvicinava sempre più il confronto tra i basisti deu rapimenti a Porto Cervo, i fratelli Graviano, Berlusconi e i vari testimoni che saranno sistematicamente eliminati, il Questore leccese confidò temere la sua eliminazione attraverso il cadmio. Allo scopo di ricattare, tentò di commissionare intercettazioni sporche sulle utenze intestate al sanatore di Forza italia Marcello dell’Utri, al Governatore del Veneto e ministro del MIBAC Giancarlo Galan, come sulle utenze del comandante dell’AISE di Padova, col. Raffaele Imondi, al gen. Subranni, al di lui figlio Ennio, selezionatore di candidati informatici del ROS alla sorella Danila assistente del ministro e costruttore edile siciliano on.Alfano. Non è casuale che alla sua morte, a prelevare documenti e ad acquisire suo carteggio per chiudere il cerchio siano stati carabinieri del ROS.

Danneggiati dal crak BPV sarebbe interessante sapere che ne pensano i frati dell’altro vicino ex Santuario di Diana e Apollo, il Santuario di Monte Berico. ARCHIVIAZIONE TRASMISSIONE DEGLI ATTI ALLE PROCURE COMPETENTI che deciderà il dr. Cherichi nelle inchiesta Veronese, fra il divenuto leccese- Veronese, il Questore Arnaldo La Barbera, veronese come dalla Calabria lo sono divenuti il Clan Giardino a cui fa capo il pentito dei rifiuti Mercurio che ha accusato il sanatore Alberto Filippi di essere il mandante del direttore del Giornale di Vicenza dr. Gervasutti nel 2016 quando balzò alle cronache il tentativo di occultare le prove dell’esistenza dell’Anfiteatro Berico. Carpenteri di Mercurio, erano stato incaricati di operazioni edilizie esattamente come quelle delle ville costruite in sommità dell’Anfiteatro Berico ad Arcugnano, da ritenersi abusive. Nella proprietà del senatore Filippi, tra cui un campo da tennis. Bloccate dal Sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari .
Archivieranno? Per il Gervasutti e il pentito, come nel caso che fa banco in questi giorni di sospetta cleptomania dell’on. Fassino, col denaro si potrà trovare un accomodamento? Basterà ? Ma sono molti i collaboratori di giustizia che nel traffico delle finta fattura di smaltimento dei rifiuti tra Verona e Vicenza, le Puglie, la terra dei Fuochi, vogliono pentirsi. E’ prevedibile un effetto catena. I clan della finta fattura di smaltimento al servizio del sistema, quello rifiuti Giardino sarebbe solo la punta dell’Iceberg. dopo il caso gemellato vicentino Fanton . Mettiamoci anche l’assassinio di quei commercialisti, i Fioretto , noto perito, in realtà conosciuto per staccare parcelle da capogiro al Tribunale di Vicenza, viceversa che da come si vorrebbe farli apparire, i Fioretto sono ritenuti i basisti del sequestro Celadon.
VICENZA “PUGLIESE” Ma le indagini per tale accertamento furono impedite proprio dall’interno della Procura vicentina. Oggi retta da un procuratore. il dr. Lino Bruno , pure lui leccese. Già procuratore aggiunto del tribunale di Bari, che volendo indagare, il traffico rifiuti tra Vicenza, Ugento nella terra dei Fuochi, i giochetti snidati un tempo da Agostino Cordova lo conosce molto bene.

il dr. Lino Bruno Procuratore della Repubblica di Vicenza.
“LA MAFIA ENTRO’ A VICENZA NEGLI ANNI 80“. DICE NELL’INTERVISTA di TVA IL GIORNALISTA IVANO TOLLENTINI. Qui sotto l’articolo di Repubblica redatto da Paolo Coltro sull’attuale leccese ormai ex sindaco di Vicenza l’avvocato Francesco Rucco all’indomani che apprendevamo che AIM RIfiuti, il predecessore Matteo Quero, corriere della droga fra Amsterdam e i Campo Marzio a Vicenza, veniva arrestato. Al suo posto il Sindaco Rucco nominava il già presidente AIM, revisore dei conti IPABe e perito per il Tribunale di Vicenza , Gianfranco Vivian, primo arrestato per Mafia a Vicenza negli anni 80 in possesso di un dottorato ottenuto a Bari allaUniversità LUM di Casamassima.

Le regole della mafia prevedono che sei ti beccano e ti arrestano, dato il grande rischio, se parli , ti devono uccidere. E se incredibilmente i fratelli Graviano sono sopra vissuti anche al confronto con Berlusconi, questo non attesta certo che al primo posto le carceri italiane in materia diregolamenti di conti fatti di uccisioni si mantengano al top. Diversa fu la vicenda di Matteo Quero .A chiedere le dimissioni di sindaco e vicesindaco e di questo assessore fu Francesco Rucco, capogruppo in consiglio comunale per Idea Vicenza: “Quero è un fedelissimo della cerchia ristretta formata da Variati e Bulgarini. C’è un danno di immagine pesantissimo per la città. Non crediamo fin d’ora a sindaco e vice sindaco, che diranno di non averne mai saputo nulla dal 16 dicembre(una delle date in cui Quero era stato pizzicato ndr) ad oggi. Chiediamo fermamente a Variati e Bulgarini d’Elci di fare un passo indietro dimettendosi perché responsabili politici di questa nomina”.
MATTEO QUERO :MI VOGLIONO ASSOLUTAMENTE TOGLIERE DI MEZZO ! ANZI UCCIDERE
“Vi prego di proteggetemi la mia famiglia se mi succederà qualcosa “. Con queste parole, l’ormai ex assessore ha chiesto di parlare con il prof. Maurizio Tosi a cui ha raccontato dettagliando per iscritto di essere stato impiegato come testa di legno in svariate operazioni finalizzate a finte fatture di smaltimento rifiuti in realtà diretti ed occultati su diverse zone delle provincia di Vicenza fra cui il lago della Fontega dell’Anfiteatro Berico di Arcugnano, dove l’Archeologo veronese di fama mondiale sta classificando da un ventennio e portando a conclusione l’Anfiteatro di Arcugnano, anzi Santuario dei Veneti Antichi il cui laghi prospicenti sono stati ripuliti volontariamente da ogni tipo di rifiuti urbani senza che la magistratura vicentina abbia mai disposto nulla . Quero ha confermato che la tassa TARI nel Veneto è un finanziamento che finisce alla mafia locale . Un sorta di bottino diviso fra magistrati compiacenti della Procura Vicentina, giornalisti fiancheggiatori funzionali , Forze dell’Ordine, Sindaci, assessori, Arpav .Perfino omertosi comandi di Vigili del Fuoco . Ha poi spiegato a Tosi il ruolo di Utilya, una ditta che partita da Lonigo, partecipa diversi comuni offrendo esattamente come e dietro gli accordi con AGSM AIM Verona -Vicenza operazioni di igiene ambientale a basso costo . In realtà il materiale compresi i liquidi di cromo esavalente da conceria vengono sversati in laguna o interrarti sotto autostrade e campi . Sotto gli occhi di cittadini malati e ormai rassegnati . Abbandonati o occultati un poco dovunque,non solo a Este in Riviera Euganeo Berica . Sono i principali responsabili dei micidiali decessi per leocemie, tumori e altre patologie e confermando che dietro tutt questo, ci sia la mafia dei rifiuti gestita da Gianfranco Vivian . e che costui è caldeggiato dal candidato prossimo sindaco leccese Francesco Rucco . Un avvocato approdato a Vicenza a sua volta sostenuto dal caporedattore di Vicenza Today Arrigo Abalti , ” un gregario di Gianfranco Vivian coperto da una buona fette di magistrati vicentini corrotti e che il presidente della Regione Luca Zaia è perfettamente al corrente di questi loschi traffici ( tat’è che non siè maicostituito parte civile per paura difinire ammazzato dalla banda ) a cui il predecessore Giancarlo Galan, viceversa, anche lui utilizzato come testa di legno dalla banda, si era opposto ( nel frattempo sarebbe stato assolto assieme al cognato ndr) . Secondo i riscontri prodotti da Quero , nel ricco facile bussines della fattura fasulla per finto smaltimento rifiuti , sarebbero coinvolti anche il Presidente delle Provincia e Sindaco di Vicenza Achille Variati e Flavio Tosi Sindaco di Verona più volte inquisito ” . .Per Quero questi ultimi sono la mafia che affligge la popolazione veneta con pericolosa escalation dei tumori che aumenta di pari passo quortidianamente , esattamente , di pari passo a ciò che consumiamo e buttiamo . Quero ha dichiarato che dietro i l’azione di debuggin architettata per screditare Tosi e l’Anfiteatro Berico e finalizzata a provocare offendendo falsando la realtà e calunniando pesantemente al fine di provocare reazioni ed del margaravio dei luoghi Franco Molosso von Rosenfranz de giovanissimo vicesindaco Jacopo Bulgarini ci sia Achille Variati ma il Molosso su questo punto non lo ha ritenuto credibile e ha replicato a Matteo Quero che Variati non avrebbe mai potuto infangare l’esistenza dell’Anfiteatro di Arcugnano giacché proprio primo nel corso gemellaggio tra Pfozheim e Vicenza quando era in carica lui in pieno agosto ” precettato” fui io su richiesta delle sua collaboratrice, la Spiller al teatro Astra poi sempre comunque davanti a parecchi testimoni spettatori selezionati l’anfiteatro Berico di Arcugnano dove con la band tedesca, compagna russa, in testa mi esibiì al pianoforte propio io . “Un amico mi ha tradito” rivelò prima di morire terminando la sua vita di organizzatore di eventi Jazz a soli 55 anni . Auto-consideratosi un ANTI CASTA , Amava ripetere “Senza cultura non c’è alcuna libertà possibile“.Particolare che confidò anche a una bella prostituta Bulgara introdotta alle grazie di Francesco Russo poco dopo la sua elezione, dietro la presentazione del comandante della Polizia Locale Vicentina. Su questi aspetti prese a indagare l’archeologo veronese che 3 giorni prima di essere vigliaccamente assassinato, non fidandosi più di un paio di sue suoi collaboratori affidò il suo dossier di indagini a est . Cioè quei Russi colleghi agenti segreti da una vita, che mai lui fece mistero avere al suo fianco. Sostenuti pure assieme a quei colleghi amici dell’Intelligence inglese. Quel classico tipo di persone che decidono i destini di popolazioni intere e che talvolta si parlano in zone franche, come tanti ponti di Glienicke.
Lutto nella società vicentina, addio a Matteo Quero
https://www.vicenzatoday.it/attualita/morte-matteo-quero.html
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O Deciderà viceversa per un prudente richiesta di archiviazione trasferimento, così liberandosi da questa indagine, girandola di una voragine di quei soldi di cui, egli ha ricordato, il ( continuamente delegittimato puro ndr )giudice Falcone parlava.( tra cu, proprio dall l’Alto commissario antimafia Domenico Sica” dr) .

UNO DEI PRINCIPALI OSTACOLI CONTRO LA MAFIA ? MAGISTRATI CHE NON AGGIORNANO COLLEGHI. [ Giovanni Falcone ] Emarginato e assassinato con la complicità dei colleghi Quindi tutto è ritornato come prima ? Arcugnano non ha pace. RESPONSABILE SICUREZZA, risulta il vicesindaco pregiudicato per omicidio di un suo dipendente ( e prima all’Ambiente) colpevole di dare una mano in Anfiteatro, che mai ha messo a disposizione degli inquirenti registrazioni chiarificatrici sugli ‘omicidi di Mauro Pretto, Lorenzo Casonato di un serbo… e del tentato omicidio stradale, a cui è sfuggito il conservatore Franco Molosso von Rosenfranz ecc.
UN CELEBRE PROCESSOAI DINAMITARDI BUONI O CATTIVI ABBANDONATI ALLA STORIA


IL FAVOREGGIAMENTO AL SISTEMA MAFIOSO ” Insomma sembra che il vicesindaco si Arcugnano, Un pregiudicato per omicidio, dentro fino al collo nel complotto contro il conservatore e i suo tentato omicidio, abbia perfino disposto che le telecamere non elaborino i dettagli ( targhe, permanenza , passaggio identità del conducenti ) dei frequentatori delle chiesetta disponendole al varco davanti a villa Pasini anziché li.

TELECAMERE . No, non piazzate presso la chiesetta per vedere chi sono gli affiliati alla mafia che da più parti di Italia, si recano colà a ricevere istruzioni. La chiesa faceva da punto di ritrovo fisso di ritrovo anche quando Costoro, intercettati , al telefono ,infatti, omettono di citare solo luogo. Quello dove. fra le tante cose , sono stata dibattuta le stragi. In una delle ville di dsiponibilità del presunto impresario edile killer che doveva comparire come il n.2 delle Mafia, quello che con un seminalfabeta come Rotò Riina avesse ordinato una assai controproducente così clamorosa strage.
Viceversa, un monito , un clamoroso, generale avvertimento solenne, già dall’ epoca dove per far fuori Falcone e Borsellino sarebbe bastato provocare ai 2 un tumore fulminante. Pagato il giusto compenso
METODI USATI NEL GOLPE A HITLER NEL 1992 ?ROTTAMATI DA TEMPO! A confortare tale tesi , il Conservatore . Un parente dirigente Oto -Melara, quattro generazioni fa i suo avi, nel girone delle bombe pacificatorie di Alfred Nobel , erano per così dire” Dinamitardi”( Il bisnonno waffensmied Pontifico ed Asburgico tuttavia però si convertì alla buona musica) oggi il nome balza subito. ai fuochi di artificio nati nella via delle seta.
La mafia non uccide più con stragi così ecclatanti . per uccidere oggi , basta dotare , per esempio un magistrato stile Tinebra di un irroratore uscito da un laboratorio russo : Un aggeggio che sapendolo usare p capace di irrorare alla vittima da eliminare tumori fulminanti per togliere di messo un collega scomodo. .


CHI GARANTISCE PROTEZIONE E IMPUNIBILITA’ AI COMPLOTTISTI Intanto, intorno al denaro tracciato utilizzato anche per corrompere, Ranucci (Report) indaga. Una puntata dietro l’altra la “Arcugnano-Vicenza , Verona Connection” . Nelle Verona, Patria adottiva di Arnaldo La Barbera, del clan Giardino, gestori dei finti smaltimenti rifiuti a Vicenza e Verona durante l’accordo Agsm-Aim voluto dai rispettivi sindaci: Achille Variati e Flavio Tosi

LA GESTIONE DELLE FINTE FATTURE DI SMALTIMENTO RIFIUTI. BUSSINESS MILIONARIO. A giudicare dalle appartenenze ai numeri di targa delle auto parcheggiate l’ultima strage, quella di Borsellino sembrano essere I state qui decise e festeggiate al riparo da occhi indiscreti anche dentro la chiesetta del paesello che offrì protezione ai latitanti : quella Arcugnano del senatore dr. Alberto Filippi (da non confondere con il prof. Filippo Albertin ex presidente dell’Anfiteatro Berico , candidatosi a Sindaco di Vicenza contro Achille Variati) Filippi , recentemente aveva manifestato pubblicamente di volere entrare nel business delle bonifiche ambientali . Un lodevole proposito il suo: sanare alcune zone a rischio idrogeologico. Ma è i rifiuti tossici e urbani provenienti da tutta Europa nel letamaio italiano, sparsi occultati per l ‘italia grazie a connivenze istituzionali è una settore della mafia e politica in cui dati gli enormi guadagni, non è facile entrare. Spesso gli appalti sono sorvegliato da Assessori all’Ambiente collocati appositamente dalle Mafie , sempre in lotta fra loro per ottenere l’appalto per potere agire indisturbati.
L’ITALIA ORMAI RIDOTTA A UN CRESCENTE LETAMAIO TOSSICO CHE DECIMA PER TUMORI L’INTERA POPOLAZIONE Il finto smaltimento dei rifiuti, dopo che anche il PM Agostino Cordova in Puglia, si vide archiviare ogni indagine, sono al primo posto con la mafia -corruzione per il ricco bottino che esss producono grazie al denaro dei cittadini ignari che pagano pure la tassa pensando che i loro rifiuti vengano smaltiti per davvero In questi ultimi anni alla reputazione esportata dagi Italiani: “accoltellatori pre case abusive o esperti in drogatura delle popolazioni , la reputazione è scesa a” paese puzzolente, letamaio d’Europa”.

SCOMODI LEADER DI COMITATI SOPPRESSI CHIMICAMENTE DA KILLER Quali sono i nomi dei killer che in possesso di armi, non sempre convenzionali in questi anni, che presso la chiesetta , prendevano ordini su chi uccidere e che da veri professionisti, hanno minacciato e sterminato, uno dietro l’altro, Anserse Boeche, Giuseppe Romio, infine, meno silenziosamente, l’ecologista riparatore delle terrazze dell ‘anfiteatro , Mauro Pretto? Doppiamente vittime . Beffate dai loro carnefici ‘ Delle indagini cosidette ” riservate”? O si è voluto deliberatamente evitare di prendere atto di esse? Cittadini altruisti di grande spessore. In comune avevano il coraggio. Come il conservatore Franco Molosso von Rosenfranz e un imprenditore 53enne di Altavilla Vicentina. Comune limitrofo ad Arcugnano il cui sindaco si è dimesso dopo aver gemellato con un sindaco pugliese in carcere per mafia, L’imprenditore il cui nome è mantenuto coperto dal noto magistrato, dr. Gratteri costituirebbe un altro importante esempio da imitare per i cittadini di Arcugnano vittime delle paura e dell’omertà? Al senatore arcugnanese Alberto Filippi intanto il sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari ha ordinato demolizioni , contestando violazioni edilizie abusive . Sempre Alberto Filippi, è accusato da un membro del clan Giardino che controllano il traffico rifiuto con i politici e loro dipendenti nominati, quello Asgm -AIM tra Verona e Vicenza, di essere stato lui il mandante dei colpi di pistola sparati contro la stanza dei bambini del Giornalista Gevasutti direttore del Giornale di Vicenza.
QUANDO SCOMPARVE UN BAMBINO AL CONSERVATORE ed anche il sindaco di Vicenza Enrico Hulweeck firmo affinché l’interpo facesse più indagini Gervasutti era i direttore del Giornale di Vicenza durante il complotto estorsivo verso Anfiteatro Berico, teso a screditare infamandolo e ( a causa del Segreto di stato a cui era vincolato) facendo primitivamente condannare lo scomodo conservatore Molosso. a cui già precedentemente, per piegarlo, fu fatto scomparire il suo bimbetto di soli 2 anni di età.
ARCUGNANO ALTO: VENDESI CASE A PREZZI STRACCIATI Chiesetta maledetta, così viene chiamata dagli abitanti del luogo di via UmbertoI ad Arcugnano. Solamente dall’inizio del 2.024, Rileva i consigliere di monoranza Simone Cuomo sono 53 i cittadini “scappati” da Arcugnano dall’inizo dell’anno.


AECUGNANO :LA GENTE SCAPPA: SVENDESI ABITAZIONI,ESERCIZI COMMERCIALI . Tutta LA via che conduce alla Chiesa della discordia mentre il sindaco di Arcugnano, con tanto di responsabile tecnica che che pubblica sui social immagini bambini trafitti da pugnali , messe nere . Satanismo su fb,. Lui, il primo cittadino, pensa a azioni legali quando sua donna barbuta transex qualche ragazzino “bigotto” dal campetto da calcio gli ha imbrattato il volto.

Quindi fa dipingere l’occhio Massonico a guardia, nell’ingresso del suo municipio gemellato con Ugento. Giusto il paese dove siamo a 30 morti ammazzati. Quello gemellati con . Arcugnanp delle finte fatture di smaltimento, dei rifiuti tossici causa di patologie scatenanti sulla popolazione che ha a Ugento l’irrisolto, l’assassinio di Peppino Basile mentre in Anfiteatro Berico di Arcugnano, quello del manutentore di rive è in Mauro Pretto .Anche in questo i due paesi hanno compiuti un buon gemellaggio rispetto ad Arcugnano- Bagheria . Purtroppo pr Piddu Madonia, preso li sotto a Longare, dell’ultimo, si trattò . Viaggio solo andata.

La via (Umberto I di Arcugnano si riconosce perché disseminata di cartelli VENDESI. La posizione in cui in cui si trova viene erroneamente confusa con il santuario dell’Anfiteatro Berico. A volte anche con la chiesetta – cimiterino dei Cavalieri Templari che nel 1300 serviva la villa di Teofilo Montanari, sul grande bacino del teatro cioè l’ex Santuario dedicato al Dio Giano nel complesso monumentale dell’Anfiteatro Berico sul lago del Dio Fons, l’odierna Fontega.

Qui si svolgeva riti masso-Mafiosi. Prefetti, un Sindaco, presidente delle Regione, Presidente della Provincia, Progettisti , Funzionari statali, con loro autisti, Questori, Revisori Contabili, Commercialisti, Veronesi doc, Comandanti dei Carabinieri, direttori di testata giornalistica, Agenti dei servizi Segreti, Politici, Masso-Mafiosi, affaristi senza scrupoli , Imprenditori, insospettabili industriali. DURANTE L’INDUSTRIA DEI SEQUESTRI, da qui essi decidevano chi rapire a scopo di estorsione. dove investire il denaro contante estorto dagli imprenditori sequestrati, dove imboscare, sopratutto ad Arcugnano i rifiuti tossici PFAS . Qualcuno , il riscatto, lo pagò . Ma come Livio Bernardi, Pietro Costa, non tornò più a casa. Se non fosse stato per l’operazione Pirati Batbareschi era stato deciso anche per Carlo Celadon…. Quindi per quel denaro, su quali immobili, appalti, da quali fornitori di sostane stupefacenti si poteva acquistare la droga parallelamente , senza farlo sapere al giro che transitava su voli istituzionali aperto dal sicario di Arcore, convivente di Silvio Berlusconi nel processo di drogatura destinata alla popolazione italiana.

CONCESSIONI EDILIZIE COMPRATE CON LE BANCONOTE DEI RAPIMENTI. ARCUGNANO Su queste banconote, i proventi dai sequestri di persona,Giovanni Falcone iniziava scomodamente il tracciamento seguendo quel denaro. Eccesso di denaro che scottava, quello sbolognato a Piddu Madonia, accumulato in Banca Rasini di Berlusconi.

L’importazione della cocaina a bordo dell’aereo Presidenziale italiano

ANNI DI PRIGIONE AI SEQUESTRATORI . NON LE MENTI DEI RAPIMENTI Alla banca Rasini il denaro dei riscatti veniva cambiato svantaggiosamente. Nel disappunto narrato dai pentiti solo il 20% veniva loro corrisposto malgrado i tanti rischi che essi dovevano in correre così sapendo e dovendo mantenere nascosto sequestrato l’imprenditore o il oro familiare di turno. Ora il magistrato dr. Cherchi sa di avere una bicicletta da corsa in mano. Vedremo se la farà pedalare. Altri colleghi non se la sono sentita di continuare . Vi terremo informati .

IL RESTO DEL DENARO SPORCO ACCUMULATO A MILANO in BANCA RASINI Il premio in denaro tracciato a pagamento per le stragi Falcone & Borsellino sarà sbolognato al costruttore edile ormai già fin troppo compromesso per troppi omicidi : Piddu Madonia. Inconsapevole ch eè propio quello seganalato, se lo spende nelle 4 storiche ville di Arcugnano. Quella di Matteo BOCCHESE ,VILLA MONTANARI (sommità dell’Anfiteatro) VILLA PASINI, e a VILLA COLONNESE . Tutte presso o con vista sull’antico Santuario dell’ Anfiteatro, l’ex baia di villa di Arcugnano Capoluogo, Ed è presso la villa Colonnese in Anfiteatro Berico a villa di Arcugnano Capoluogo, che il ns . complesso, è assurto nuovamente alla ribalta. Più precisamente tra villa dei conti Ukraini Capnist e il Museo Risorgimento , col ritrovamento del cadavere di un Serbo sequestrato per giorni, ucciso. ritrovato il 2 dicembre 2023. Uomo collegato ai guardia-spalle Macedoni facenti servizio scorta al Conservatore dell’Anfiteatro, curatore dell’archivio delle sorelle Mioni -Papadopoli -Wollemborg , Franco Molosso von Rosenfranz ( dato alle fiamme nel 1988)




Con giusta delega dei servizi segreti delle GDF fu proprio Franco Malosso von Rosenfranz, l’agente K-622 collaboratore riservatissimo di Giovanni Falcone che seguendo una pista di fatture farlocche snidò e convinse il rallysta Angelo Siino a collaborare. Avrà pure contato il rapporto con il cugino , Il dr. Leonardi Agueci della DDA di Palermo? Il suo cugino , quello appunto del mafioso Angelo Siino “ministro dei lavori pubblici del Sindacto Ebraico ( Cosa nostra) ? A lui come Matteo Messina Denaro, Madonia e Totò Riina, una fetta di imprenditoria vicentina, aprì loro le porte, a loro e al loro denaro sporco proveniente da sequestri di altri imprenditori Vicentini. Secondo Giuseppe Siino, figlio del pentito di mafia, già famoso nel mondo dei Rally il cugino di Leonardo Agueci fu trascinato a fare il “ministro dei Lavori Pubblici di Cosa Nostra attraverso il mondo dei Rally Florio e Campagnolo
ARCUGNANO (VI ) RETICENZA davanti ai magistrati nella SPARATORIA FILIPPI -GERVASUTTI ( ex direttore del giornale di vicenza durante l’estorsione allo staff archeologico del prof. Maurizio Tosi in Anfiteatro Berico). La reticenza del senatore Arcugnanese Vicentino Alberto Filippi che ADR non avrebbe messo a verbale i nomi dei 500 mafiosi-massoni (secondo l’ecologista, riparatore delle terrazze dell’Anfiteatro Berico Mauro Pretto riparatore delle rive dell’Anfiteatro Berico, poi dopo l’assassinio del Tosi, ucciso a fucilate dopo che aveva condotto il professore sui luoghi dove tra la provincia di Verona e Vicenza, sono stati occultati i rifiuti tossici del clan calabrese AMIA -AIMM GIRFINO mortali per le cittadinanze) di cui i santini di iniziazione satanico mafiosa , anti religiosa intitolati sacrilegamente a S. Rosalia furono sequestrati a un posto di blocco sempre a Vicenza in località Torri di Quartesolo. Nelle immagini sopra, i volti di due dei tre giudici che hanno sottoposto il sen. Filippi a ben 20 ore totali di interrogatorio. Il senatore Alberto Filippi è indicato come il mandante di attentati, dal collaboratore di Giustizia Mercurio del Clan Giardino che gestisce il traffico delle finte fatture di avvenuto smaltimento AIMA-AIM che ha portato agli arresti per distruzione colposa del suolo pubblico elementi delle giunta del Sindaco leghista Flavio Tosi .
OMERTA ? TREMENDA PAURA A RIVELARE QUEI NOMI? RISCHIEREBBERO ANCHE I MAGISTRATI INQUIRENTI GARANZIE CHE IL FILIPPI PENTENDOSI SIA POSTO SOTTO SCORTA ? Per gli avvocati del Filippi è preferibile giungere a una sana archiviazione . O che si giunga come in questi è auspicabile a generare una prescrizione? Altri 30 anni come per il più grande depistaggio della storia nelle stragi , quello Scarantino?

Rispettivamente dall’alto: il magistrato dr. Buccini , In basso il dr. Cherchi titolare dell’inchiesta a Venezia. Sotto Leo Agueci . Al dr. Buccini è stata affiancata la magistrata Carla D’Alessadro. Quindi ben tre magistrati in attesa di questi nomi che dopo 30 anni e i depistaggi, darebbero una svolta all’accertamento delle cause e dei veri registi degli omicisi dei due magistrati Falcone e Borsellino. Come per il dr. Leo Agueci, la magistrata Carla D’Alesandro, fa parte delle struttura giudiziaria italiana DDA ( Divisione Distrettuale Antimafia) nota per essere stata retta retta dal giudice siciliano Agueci. Il magistrato in servizio a Monza ai tempi dei rapimenti organizzati dal sicario siciliano condotto a Milano dal senatore altrettanto siciliano, Marcello dellUtri , il sicario, altrettanto siciliano Vittorio Mangano ex convivente del cavalier Berlusconi. Giunto ad Arcore, il suo compito, oltre ad armonizzare nei voli presidenziali il traffico adi drogatura degli italiani, si occupava di schedare gli imprenditori lombardi in listada rapire. Le informazioni ucivano direttamente dalla banca Rasini gestita da Luigi Berlusconi. I continui sequestri avvenivano in particolare danno delle famiglie degli industriali Brianzoli. I seguito si espansero in Veneto , Sardegnam Piemonte e Lombardia. Attualmente presidente della Fondazione Progetto Legalità per Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia.I l giudice LEONARDO AGUECI è cugino di Angelo Siino pentito e del n. 2 di Totò Riina, del Sindacato Ebraico ( Cosa Nostra ) invitati a collaborare con Falcone da Franco Malosso, allorché il Conservatore si accorse che dopo la collaborazione alla operazione per liberare il sequestrato Celadon erano state emesse numerose fatture per inerenti a tonnellaggio di oro erano state emesse falsamente a suo nome , Siino contattato dal Molosso deciderà di collaborare ma il fenomeno delle fatture con l’omicidio di Falcone, non sarà mai chiarito. Come Totò Riina, Matteo Denaro Messina, il Madonia, i Siino come i familiari di Rina avevano eletto la provincia di Vicenza e in quella di Padova, loro Patria d’elezione in quanto porto sicuro già protetto dall’on. DC Mariano Rumor , il politico vicentino ritenuto il co-regista dell’omicidio Pasolini e del giornalista che non si allineava, il Mauro di Mauro, sequestrato e ucciso come Pecorelli . A i suddetti familiari, per essere meno pesante il 416 bis voluto da Falcone, era stato promesso anche l’ avvicinamento . Come ? Assegnandoli al carcere di Rovigo Padova e Vicenza dove Siino apparso nei rally Campagnolo e Targa Florio nonché accompagnatore notturno dei giretti nella capitale di Papa Woityla. Angelo Siino , era conosciuto come “il Ministero dei Lavori in appalti pubblici di cosa nostra ” . Siino spiegò esaurientemente le tecniche addottate dai malavitosi . Quando esse fallivano , si passava acon le conoscenze di funaionari o magistrati compiacenti . In qualche caso, paventando “l’espropio per pubblica utilità” per raggiungere i propri obiettivi, terrorizzando abitanti . Sia i padre e figlio, divennero entrambi confidenti del ventennale classificatore dell’anfiteatro berico prof. MAURIZIO TOSI e del prof. SEBASTIANO TUSA.

I magistrati Stefano Buccini , e alla dr. sa Lucia D’Alessando a Venezia che insterrogano Alberto Filippi , sono gli stessi che hanno escusso Baita , Mantovani , Giancarlo Galan, acquisito il materiale sequestrato dal gen.Splendore dell’AISE Padovana sulla vicenda Mose, Il mose è ritenuto il sistema più popolarmente messo in atto per pagare , in eternità, pensioni a politici corrotti . In sistema simile ma con finalità diverse quello ideato per il ponte sullo stretto di Messina. Strutture che servirebbero a pacificare le esigenze mafiose e pertanto opere che mai sarà terminate. All’indirizzo delle camera del dr. Gervasutti, l’ex direttore del giornale di Vicenza furono sparati 5 colpi in direzione della camera dei suoi 3 bambini.

DECISIONI MAFIO – MASSONICHE PRESE NELLA CHIESETTA DI VILLA COLONNESE( ANFITEATRO BERICO ) l’on. Fillippi è apparso reticente, cioè non collaborativo al fornire l’elenco dei nomi . Forse la sua è giustificata paura . Qualcuno di loro è pesantememte coinvolto nelle stragi Falcone E Borsellino. Nei trasferimenti e negli avvicendamento di personale atto al favoreggianto .Delle stragi decise proprio qui . Tra Arcugnano e Bagheria. Resistente a ben 20 ore di interrogatorio, non ha fatto i nomi dei politici e funzionari istituzionali colti nelle chiesetta assieme ai mafiosi presenti alle iniziazioni massoniche a cui erano destinati 500 santini di iniziazione mafiosa dedicati a S. Rosalia facenti parte di quelli sequestrati a un posto di blocco a Torri di Quartesolo.

E’ nella sua sua chiesetta che dà sull’anfiteatro, scorporata dalla proprietà dei Prinicipi Colonna, che si davano appuntamento per queste decisioni. Uno di quelli che fotografava il via vai , le targhe di quelle auto era l’ecologista riparatore delle terrazze del teatro delle Querini Mauro Pretto ammazzato a fucilate a Zovencedo.(VI).
ARCUGNANO : LE ARMI DEGLI ATTENTATI OCCULTATE DENTRO UNA VICINA VILLA VENETA . Non poteva mancare un nascondiglio di armi utilizzate da sicari. Emergerà questa vicenda o ci dovremo rassegnare che accadrà come fu per il nascondiglio di Totò Riina ? Si apre qui la mia intervista in esclusiva a Franco Molosso von Rosenfranz. Dimenticate i soliti noiosi percorsi guidati. Vi sto portando come nel set del film “ In nome dell Rosa ” magari col sottofondo musicale del Carl Orff. Per per i più giovani, magari riproposto dagli Enigma ? Beh , quel che accade qui è tragicamente reale. Non vi serve più andare al Cinema né leggere un giallo inventato. Così veniamo a sapere di Gaia Folco . Vicentina, Ricchissima erede lano-setaiola deceduta bevendo soda caustica. La sua elegante villa sorta dove oltre due millenni fa, c’era la piana del Dio Berginus che domina e darà il nome a tutta la Riviera Berica. Maggiori particolari qui .




In realtà quella chiesetta, che inspiegabilmente, fino ad oggi e sotto gli occhi di ogni soprintendente risulta essere sempre mantenuta scorporata dalla sua villa, quella dei Principi Colonna . La famiglia che ha dato il nome all’Anfiteatro di Villa di Arcugnano Arcugnano ex proprietà dei Matidi Sabini progenitori di Vibia, moglie di Adriano nonché anche il nome alla via. Via COSTA( dei )COLONNA Cioè la sponda, la costa marittima , poi lacustre, infine una via che scorre sopra l’argine della ex baia o di quella misteriosa baia che ancora oggi possiamo ammirare in piena quando riappaiono le acque del Tetide, descritto dalle incantevoli parole riprese dai professori: Reginaldo dal Lago e Alberto Girardi, un mare vecchio e stanco che qui venne a morire ai piedi dell’antico Santuario dei veneti antichi dedicato al Dio Ogno – Agno . (Archeo -Agno) cioè antico Dio Agno., poi dedicato a Giano.

Pare che il tempio di Arcugnano sia stato doppiamente murato per evitare che con l’avvento delle peste, i pagus, cioè i campagnoli venissero ancora nel 1500, presso quel tempio di massima venerazione,a pregare i loro antichi Dei per salvarsi dalla Peste .
Le altre chiesette limitrofe censite nello studio del prof Maurizi Tosi per determinare la vera identità di Romeo

Sopra la collina del monte dedicato a Giove è ancora visibile la chiesetta di Santa Margherita dei Colli. Cartelli diveli da tempo, incuri sembrano sottolinare di sre alla larga da qui . Eppure da qui si gode della splendida vista nella sua enorme interezza dell’Anfiteatro di villa di Arcugnano Capoluogo. E si può fotografarlo senza incorrere in pesanti sanzioni essendo sotto area militare .


Approfondimenti…
– Estorsione Santuario Anfiteatro Berico. Superano quota 30 gli omicidi-“suicidi” di scomodi testimoni
Le interviste a Franco Malosso per Italia- Arcugnano.News sono state realizzate da Betsy van der Meer@ per Italia- Arcugnano.News licenza Creative commons CC Y . Le riprese sono di Roberta Vasselli. Ogni riproduzione non è riservata .
La intervista al sindaco di Bagheria ex studente a Venezia è delle IENE https://www.iene.mediaset.it/video/golia-le-ville-abusive-di-bagheria-anche-dei-5-stelle-_69358.shtml
Mafie
“Mafia, l’informativa della Dia: “Nell’estate del 1993 i Graviano erano in vacanza in Sardegna a un tiro di schioppo dalla villa di Berlusconi”. E’tratto da Il Fatto Quotidiano .
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