Mirian Rosencweig by New Art e Vicenza News. 18 /02/2023. Ultimo aggiornamento di Lago Franco il 5 Luglio 2025

Arcugnano (VI): Senza il prezioso coraggio di questi quattro uomini, oggi la storia sarebbe mutilata.

ARCUGNANO ( VICENZA) In memoria di G.Becce,Fitzroy Maclean,MaurizioTosi, Franco M.vonRosenfranz. Da sinistra il compositore vicentino e dirigente UFA del Cinema Tedesco: Bechstein Giuseppe Becce. Come riportano anche dalle firme autografe sui muri dal 1942 : Blasetti con la musica di Becce, fra le terrazze dell’anfiteatro di Arcugnano, girò gli esterni del film “La Cena delle Beffe”. Secondo da sinistra, Fitzroy Maclean, 1st Baronet Britannico.Una vita avventurosa a dire poco, la sua. Non pochi i suoi sacrifici, anche per aprire ai visitatori il suo castello di famiglia. Storica residenza del clan Maclean. Le sue imprese ispirarono l’agente 007 ideato dal collega dell’ Intelligence Britannica, Ian Fleming. Fu l’esempio di Fitzroy Maclean a forgiare nel Markgraf Franco Molosso von Rosenfranz, la passione per il titanico impegno nell’opera recupero dell ‘Anfiteatro Celtico di Arcugnano. Da 30 anni ormai le sue approfondite ricerche storiche, il suo impegno volto difenderlo da ogni speculazione,sono divenute per questo Andrea Monga vicentino, ” indivisibile parte fondamentale del’ arredamento dell’anfiteatro “ contenuto nel museale “Corridoio degli artisti di Casa di Giulietta in Anfiteatro Berico.E come riportato nei libri antichi, la sommita di Arcugnano era un Castrum governato da magister Greco -Macedoni Molossiani (pochi sanno che perfino la gigantesca statua del Guerriero a cavallo sulla piazza centrale a Scopje dedicata ai celebri condottieri Alessandrini fu appaltata e realizzata a Gambellara da vicentini illustri ) Erano infatti Molossiani assoggettatisi al’Iimpero Romano, quelli che da questo antichissimo castrum, per la Riviera Euganeo Euganeo Berica,esercitavano Giustizia , fino a Este. Dal 1000 Corte Dominicale controllata da Azzo .Famiglia da cui,oltre a Matilda, Signora-Regina Inghilterra e d’Italia, discendono i Windsor. Successivamente, sui resti delle Masseria Fortificata, in sommità dell’nfiteatro di Arcugnano, sempre attorno al 1000,nominati da Enrico di Svevia e Costanza di Altavilla ( che ha dato il nome anche al paesino confinante con Arcugnano) arrivarono i suoi amministratori Da Porto. Progenitori dello scrittore Luigi Da Porto. Autore vicentino di Romeo e Giulietta .

Circa Maclen, l’analoga opera di recupero e apertura ai visitatori del suo Castello di Duart è consultabile nei libri anch’essi donati al Corridoio e da lui regalati al suo agente speciale K-626. Alias del Markgraf Molosso .L’accademico musicale formatosi dalla ceneri delle cartografa e agente segreto Britannica Freya Stark, Guido Piovene, Giuseppe Faggin ,Becce. ecc.Conservatore del teatro e pure protagonista principale della operazione ideata dal Maclen Operazione Goldfinden “(restituzione segreta dell’oro del’ex Regno di Jugoslavia a Tito). Maclean dividendosi tra mille impegni e una vita avventurosissima, trovò i finanziamenti per il recupero del suo splendido mastio anche nel noleggio dello stesso. Fra i celebri films colà girati vanno ricordati le magnifiche interpretazioni di Entrapment  del 1999,.Film di Jon Amiel, con Sean Connery e Catherine Zeta-Jones. Attualmente il maso dove, secondo il lascito rinvenuto a Heilbroon, visse la vera Giulietta, è locato a una troupe cinematografica che dopo l’uscita del film qui girato : Storia di 2 amanti infelici ,da una idea della attrice e diva co-regista Lea Mornar si stanno riprendendo le scene di Sulle Orme di Giulietta (la Vera storia di Giulietta e Romeo fino alla trasposizione Veronese di Shakespeare( John Florio). Nel 2026 non é escluso che un prossimo film di James Bond, per una serie di coincidenze, possa trovare la sua cornice ideale in Anfiteatri Berico.
Terzo da siniistra, troviamo il prof. Maurizio Tosi archeostar di fama mondiale. Collega del prof. Sebatiani Tusa di Archeologia Marittima . Considerato uno dei 5 archeologi più autorevoli al mondo. Scopritore della Citta’ bruciata oltre che ,classificatore del Santuario dei Veneti antichi, come risulta dagli Achivi di Stato italiani l’Anfiteatro di ex proprietà Montanari Querini principi Colonna, Grimani, Marzotto Dalle Ore -col.Buffa-generali Grimaldi-Malosso, Seymour di Arcugnano, ex Capoluogo. Nel 1992, da Bagheria la Mafia arrivò anche qui con l’impresario edile appaltatore e killer n.2 di Cosa Nostra Piddu Madonia.Come accertato dal magistrato Giovanni Falcone, allarmato pubblicamente dall’avvocato Loreno Pellizzari , imprenditori locali nelle ville che danno sull’anfiteatro di Arcugnano, percepirono una montagna di banconote tracciate da riciclarci attorno .Proventi anche estorti ad altri imprenditori locali rapiti .Dopo la strage in cui Falcone muore ,Madonia sarà arrestato . Ma tra il 1997 e il 2002 , ad Arcugnano malgrado le proteste e polemice in TV dello storico dell’arte ( su TVA Vicenza) l’accademico Olimpico Renato Cevese, la corruzione dilaga .Con un rete di complicità di funzionari e amministratori, mediante le tipiche pluridenuciate modalità mafiose, la Procura vicentina corrotta da un noto magistrato, appare sorda agli allarmi. E’ così che nel 2002 le costruzioni di villette abusive riprendono. Presso la sua sommità, ne spuntano 11 .Interromperanno per sempre, nella sua interezza, la veduta dello spettacolare Santuario – teatro a terrazze. Non basta. E nel 2016, attraverso un diffamente complotto, apparentemente organizzato da sindaco oggi dimessososi da ogni incarico, tentando pretestuosamente di servirsi di inventati abusi, il sindaco, prova a destoricizzare il Santuario.

Obiettivo: legittimarsi a lottizzare attorno alle sottostanti terrazze superstiti per farne un moderno hub.Circondandolo da nuove villette destinate ad altolocati residenti disposti a pagare. Circa Maclen, l’analoga opera di recupero e apertura ai visitatori del suo Castello di Duart è consultabile nei libri anch’essi donati al Corridoio e da lui regalati al suo agente speciale K-626. Alias del Markgraf Molosso .L’accademico musicale formatosi dalla ceneri delle cartografa e agente segreto Britannica Freya Stark, Guido Piovene, Giuseppe Faggin ,Becce. ecc.Conservatore del teatro e pure protagonista principale della operazione ideata dal Maclen Operazione Goldfinden “(restituzione segreta dell’oro del’ex Regno di Jugoslavia a Tito). Maclean dividendosi tra mille impegni e una vita avventurosissima, trovò i finanziamenti per il recupero del suo splendido mastio anche nel noleggio dello stesso. Fra i celebri films colà girati vanno ricordati le magnifiche interpretazioni di Entrapment  del 1999,.Film di Jon Amiel, con Sean Connery e Catherine Zeta-Jones. Attualmente il maso dove, secondo il lascito rinvenuto a Heilbroon, visse la vera Giulietta, è locato a una troupe cinematografica che dopo l’uscita del film qui girato : Storia di 2 amanti infelici ,da una idea della attrice e diva co-regista Lea Mornar si stanno riprendendo le scene di Sulle Orme di Giulietta (la Vera storia di Giulietta e Romeo fino alla trasposizione Veronese di Shakespeare( John Florio). Nel 2026 non é escluso che un prossimo film di James Bond, per una serie di coincidenze, possa trovare la sua cornice ideale in Anfiteatri Berico.
Terzo da siniistra, troviamo il prof. Maurizio Tosi archeostar di fama mondiale. Collega del prof. Sebatianio Tusa di Archeologia Marittima. Tosi è Considerato uno dei 5 archeologi più autorevoli al mondo. Scopritore della Citta’ bruciata oltre che ,classificatore del Santuario dei Veneti antichi, come risulta dagli Achivi di Stato italiani l’Anfiteatro di ex proprietà Montanari Querini principi Colonna, Grimani, Marzotto Dalle Ore -col.Buffa-generali Grimaldi-Malosso, Seymour di Arcugnano, ex Capoluogo.

Nel 1992, da Bagheria, conservata dai altrettanti sacrifici volti a proteggerla, dalla altrettato margravia Principessa Aliata di Francavilla , la Mafia arrvò anche presso l’Anfiteatro di Arcugnano. Con l’impresario edile appaltatore e killer n.2 di Cosa Nostra Piddu Madonia.Come accertato dal magistrato Giovanni Falcone, allarmato pubblicamente dall’avvocato Loreno Pellizzari , imprenditori locali nelle ville che danno sull’anfiteatro di Arcugnano, si riciclana. Una montagna di banconote tracciate .Proventi anche estorti ad altri imprenditori locali rapiti. Ma anche irlandesi, Inglesi, tedeschi. Alcuni, mai più ritornati a casa. .Dopo la strage in cui Falcone muore,Madonia sarà arrestato .

Ma tra il 1997 e il 2002 , ad Arcugnano malgrado le proteste e polemice in TV dello storico dell’arte ( su TVA Vicenza) l’accademico Olimpico Renato Cevese, la corruzione dilaga .Con un rete di complicità di funzionari e amministratori, davanti a tanto facile denaro, la consorteria mafiosa continua a prosperare. Alle tipiche pluridenuciate modalità mafiose, la Procura vicentina corrotta da un noto magistrato, appare sorda agli allarmi.

E’ così che nel 2002 le costruzioni di villette abusive riprendono. Presso la sua sommità, ne spuntano 11 .Interromperanno per sempre, nella sua interezza, la veduta dello spettacolare Santuario – teatro a terrazze.

Non basta. E nel 2016, attraverso un diffamente complotto, apparentemente organizzato da sindaco oggi dimessososi da ogni incarico, tentando pretestuosamente di servirsi di inventati abusi, il sindaco, prova a destoricizzare il Santuario. Obiettivo: legittimarsi a lottizzare attorno alle sottostanti terrazze superstiti per farne un moderno hub. Circondandolo di nuove villette destinate ad altolocati residenti disposti a pagare. Al prof.Maurizio Tosi, all’interno della struttura è stato dedicato un cippo commemorativo. Per la sua resilenza e coraggio, dimostrati durante la diffusione delle calunnie. ( senza mai una indagine -CTU) per coprire gli abusi mafiosi, fu orchestralmente diffusa l’ipotesi che il teatro fosse un falso storico Il risultato però fu un boomerang aumentando l’alone di mistero che vi aleggia.

Ultimo nella foto sopra e terzo da destra in basso abbracciato dal responsabile Sicurezza del Quirinale, scorgiamo il conservatore dei Luoghi Molossiano. Un intera vita vita sacrificata a mantenere l’opera conservativa intatta, come risulta da protocollati scritti regalata ai concittadini nel 2002.

Il prof. Andrea Carandini elogiato e premiato al Quirinale da Giorgio Napolitano nel maggio 2014.sotto la delegazione degli studiosi in posa nei Giradini del Quirinale con il Molosso. L’accademico musicale e margravio, il prof. rof.Rosenfranz é il terzo da destra mentre nel sesto , riconosciamo la imponente, l’expertize Maurizio Quartieri. Expertize dell’equipe del prof.Maurizio Tosi .

La ricerca storica del Maurizio Tosi,prese vigore a fine anni ’90 .Durante la indagine storica, sulla famiglia vicentina dei Matidini, fino almeno al 100, proprietaria del Santuario localizzato a breve distanza da quello di Monte Berico . Precedentemente simbolo del culto dei dei Veneti Antichi .Erano quelli i Venetkens che compaiono esplorando la tesi sul mito fondativo di Padova fino all’impresa del Principe Greco Cleonimo di Sparta. .Due tesi diverse che dividono da sempre i pareri degli studiosi che li attestano solo come abitanti stanziali, meri alleati dei Greci,. Viceversa dall’altra versione che sostiene che tutti o in parte ,commercianti, fuggitivi o prigionieri Spartani, siano sbarcati qui , con le loro divinità , tra cui il Cane Leone di San.Marco, che si trova a mezza cavea, giunti da Troia, Plafagonia e così associandoli a dei traditori che vendettero i loro compagni ( ma per il Molosso, erano solo, semmei dei pacifisti e ” fanno male i Veneti di oggi a prendere sempre archeo-distanze da questa versione” ) ecc . In ogni caso, secondo gli studi e le conferme di Tosi, il Santuario terrazzato dei Celti di mare, i locali :Mariani, Marin, Marini, Maran, Marittimi, ,poi,i Dal Lago, Lago, Dalla Pozza, Pozza,abitanti Arcugnanesi locali doc, come lo testimoniano i loro cognomi, avevano presso la sua sommita di Archeo -Agno ( Arcugnano) l loro punto di massima venerazione. Dove i Pagus ( pagani, o detti anche Campagnoli da Edward Gibbon) si radunavano guardando senza le attuali costruzioni, la ” conca ” descritta da Guido Piovene.. E vi sono tracce i merito alla sopravvivenza f degli stessi , un sacello ritrovato dal Tosi, fino almeno al 1500. Curiosamente, il Santuario teatro, una volta era agevolmente raggiungibile solamente per mare allorché a vantaggio del Latifondo , il percorso fluviale fu prosciugato fino quasi. scomparire completamente . Oggi rimane testimonianza di acqua per tutto l’anno, solo nella appendice di Fimon. Nel merito, serve ricordare a smemorati amministratori e ai nuovi abitanti, che almeno fino al 1934 , l’Anfiteatro di Arcugnano e i suoi bacini, in primis, quello del Dio Fons(attuale ex baia della Fontega) erano ancora raggiungibile da Chioggia ( VE).

A fine anni ’90 il Conservatore con le sue EU Bio Guards Corps( da cui ha preso spunto i Caschi Blu delle Cultura UE) denuncia un consistente furto di blocchi. nell’anfiteatro .Saranno rintracciati e tuttoggi visibili in un muro a secco a confine delle ville abusive. Spariscono testi di Galileo che riferiscono dettagliatamente l’esistenza dell’Anfiteatro. Il prof Andrea Canrandini si dichiarò deluso dalla scarsità degli aiuti che si attendeva dal ministro del MIBAC e Governatore del Veneto Giancarlo Galan che oggi ai giornali ha iniziato a raccontare la sua verità incolpando il senatore Marcello Dell’Utri di avergli fatto fare la testa di legno.

Nel 1997 intanto arrivò il prof.Maurizio Tosi che con il Malosso resiste a un aesttorsione inindagata di 5. milionoi di euro . In silenzio. A causa del Segreto di Stato a cui a quel tempo, era legato a doppio filo. I due resisteranno a una pioggia di sabotaggi politicamente orchestrati. Pretestuosi . Obiettivo: cercare un quache abuso rovescandolo sulle terrazze superstiti dell’anfiteatro. La legge se lo accerta, ungendo i canali giusti, permette a un Comune Italiano di di trasformare una ormai violata la zona (PRG) protetta, lotizzandola urbanizzandola a ed edificando quindi a villette l’anfiteatro . E” un vecchio collaudato trucco che a lungo , pare avere funzionato. Ai volontari già esausti per i tanti sacrifici, arrivarono solo, tanta buona volontà e qualche sponsorizzazione da genersoi e anzini privati locali.Nostagici .Felici di fare finalmente risorgere l’Anfiteatro. Ma mai un finanziamenti attraverso contributi vitali per la sopravvivenza e tutela del patrimonio archeologico e investimenti a salvaguardia del suo illustre passato socio-culturale. Nel mezzo, siu questo sito storico protetto, violato anche pesaggisticamente, alcuni amministratori anche la paura che emerga un passato scomodo, pieno di vicende cadaveri nell’armadio

La replica del Santuario dei Veneti antichi a Tivoli (Villa Adriana) presso Roma .Residenza di Adriano e Vibia

Il prof. Andrea Canradini, massima autorita nel campo, ricercatore scrittore del  libro: “Adriano , Roma e Atene”. Indagò la famiglia vicentina dei Matidi da cui proveniva Vibia Sabina che a 12 anni volle sposare seguendolo a Tivoli , l’imperatore Adriano. Ed é li che Adriano replicherà gli elementi che aveva visto in questo gioiello delle Riviera Euganeo Berica. Villa Adriana è oggi uno dei siti storici più visistati delle provincia di Roma. Non a caso, Guido Piovene considerava Vicenza, comunque la si guardasse, come un piccola Roma.

CURIOSITA: il pof Carandini, è primo cugino di Ian Fleming l’ufficiale dell’Intelligence Britannica , ideatore della Operazione Micemeat,  meglio noto come autore di James Bond,(007) nonché di Christopher Lee, (Dracula) aAltrettanto agente segreto dell’intelligence Britannica.Con il commandos David Stirling faceva parte di un ristretto circolo  a cui appartenevano anche Ralph Churchill e il baronetto Fitzroy Maclean, mentore del Molosso nell’operazione segreta destinata alla restituzione dell’Oro a Tito rubato dagli italiani a Re Pietro di Jugoslavia. (Opertion Goldfinden “L’Oro di Tito”).

Vibia Sabina dei Matidi Vicentini .A leii , su immagine del Santuario Anfiteatro, l l’impertore dedicoò Villa Adriama a Tivoli. Curiosamente anche un ramo dei Sabini migrò in Brtitannia . Un alatra ricerca genealogioca che ha intrapreso l’equipe del prof.Maurizio Tosi.

Marlene Dietrich la pianista Gianna Maltarello e Franco Malosso von Rosenfranz, erano stati istruiti tanto in storia quanto in musica dal dott. Bechstein Giuseppe Becce. Il compositore vicentino del cinema berlinese era stato allievo di Ferdinand von Richthofen, che fu il comune iniziatore per tutti del sogno persiano sulle orme di Alessandro Magno e il Molosso di Macedonia.

La vicenda del di Giulietta e Romeo , e delle loro torri che si affacciano direttamente sull’Anfiteatro Santuario, fu portata avanti e resa famosa in tutto il mondo grazie alla magica penna di un inglese di origine siciliana evaso in precedenza dal carcere di Messina perché eretico: John Florio (Shakespeare) messosi al servizio delel Corte Inglese che la ambietò presso la famiglia degli Emilei a Verona. Un’eredità raccontata da due amanti , Giulia e Romeo, Cavaliere Templare addetto ai Portelli del Grande Lago di Vicenza 8 di cui oggi sopravvive solo l’appendice di Fimon( sulla cui superfice, il sindaco vorrebbe spoalmare pannelli solari) stante l il lascito rinvenuto a Heilbroon narra con rimpianto, una nuotata partita dalla conca dell’Anfiteatro fino alla spiaggia del “Monticello delle Capra”, la collina su cui 250 anni dopo, l’architetto Andrea Palladio progetterà la villa “La Rotonda” nello stile di un tempio pagano dedicato al dio Giano Palladio fu anche l’autore del l Teatro Olimpico . Uno dei teatri ( 5 gestiti nelle sola Provincia di Vicenza) tra cui , La Scala di Milano,dalla famiglia Trotti Malosso Maltarell, progenitori di Franco Malosso Maltarell von Rosenfranz .

Fonti principali :

Archivio di Stato Notarile e Catasto Vicentino

Biografie verificate di Fitzroy Maclean, Andrea Carandini, Maurizio Tosi, Bechstein Giueppe Becce, Franco Molosso von Rosenfranz.

Autrice :Miriam Rozencwaig by New art Projects UK /Italia.  <newartprojects@gmail.com> Per segnalazioni, contributi o contatti in merito a questo reportage, è possibile scrivere a: Miriam, New Art Projects UK -Italia, Magreta di Modena 41043 via Nobili. 7. Attenzione : Non si accettano contributi economici.

Di AA.VV.