Ricordando la ricerche storiche di Ignacio Andres Garcia, è prevista stasera a Lonato la presentazione del Libro di Frano M. von Rosenfranz : Teatri a Vicenza che siterà a Lonato presso l’Hotel Ristorante Rustichello davanti ai cavalieri dell”Odine della Corona di Ferro.

Partì da alcuni intarsi di pietre dure incluse nei muri risalenti alla della tagliera della famiglia Cattaneo di Portoferraio ( Isola D’Elba)l’indagine del conservatore dei luoghi Franco von Rosenfranz che studiò per ben 5 anni, analogie del teatro di Portoferraio con alcuni disegni presenti dentro Casa di Giulia nell’Anfiteatro Berico di Arcugnano. La ricerca fu possibile grazie all’ospitalità dei mecenate Padovani Jimmi e Valeria Spanò.

NAPOLEONE OSSIA APOLLO Ma cosa ci faceva un giovanissimo straniero capitano di imbarcazione all’Elba. A colpire lo studioso Molossiano fu la analoga riproduzione presente in quella che recentemente, il prof. Maurizio Tosi ha classificato all’interno del complesso monumentale dell’Anfiteatro Berico dei Matidi Sabini, poi Santuario dei Veneti antichi, proprietà dei Montanari -Querini principi Colonna, Grimani, Marzotto-dalle Ore, gen.Grimaldi-Malosso, detta: la vera casa di Giulietta adolescente . Ossia la vicenda della ragazzina tredicenne della celebre ” Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti“(Giulietta & Romeo)dello scrittore vicentino Luigi Da Porto. Lo scrittore vicentino era discendente di quella nutrita schiera di amministratori possidenti terrieri provenienti da Portogruaro connessi a Enrico V di Franconia connessi a Federico di Svevia, Costanza di Altavilla, Altavilla Vicentina, quest’ultima località è strettamente collegata all’abitato di Arcugnano tra il 1000 e la fine del 1300. I Da Porto erano i principali committenti dei capolavori dell’architetto Andrea Palladio, insieme ai Trissino, i Thiene, i Chiericati, gli Angaran e i Barbaro fu nobile famiglia tra cui vale la pena di citare Iseppo cavaliere aurato da Carlo V d’Asburgo, consul laicus . Iseppo Nel 1545 sposò Livia Thiene, sorella di quell’Adriano Thiene che sarebbe arrestato con lui nel 1547.  Fu uno degli otto che, con i quattro consoli giudici, il podestà e il giudice del Malefizio, avevano il compito di sentenziare sulle cause criminali. Tra il 1561 e il 1577, Iseppo  venne nominato per sei volte uno degli otto deputati “Ad Utilia” (“alle Cose utili”), la massima magistratura vicentina che riassumeva le funzioni governative. Nel 1572, conservatore del Monte di Pietà e nel 1573  conservatore delle Leggi. Nel 1574, quindi governatore dell’ospedale dei Proti. I Da Porto furono dal 1000 qui vicecomites, reggenti per nomina Porto, giureconsulto, fiorente nell’anno 987. Sotto l’imperatore Enrico V di Franconia, Figlio di Enrico IV e di Berta di Savoia, quarto e ultimo re d’Italia e imperatore del Sacro Romano Impero marito di Il 7 gennaio 1114, a Magonza, Enrico V sposò la figlia dodicenne del re d’Inghilterra Enrico IMatilde d’Inghilterra. Carlo V d’Asburgo ( Da Bologna).di Federico Ruggero II Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino  di  Puglia, 13 dicembre 1250) è stato re di Sicilia e che per vicini, sempre nel 1000, talvolta avevano per loro rivali avevano quel’Azzo D’Este progenitore dei Windsor, la cui Corte Dominicale, come quella dei Da Porto, amministrava i territori delle Riviera Euganeo-Berica, a partire da Este fino ad Arcugnano e Vicenza.

Sopra ecco il l sipario  del teatro di Napoleone a Portoferraio. Una opera dipinta a tempera magra da Vincenzo Antonio Revelli, i cui Napoleone viene da lui raffigurato nelle vesti di Apollo. La scelta dell’episodio di Apollo che sovrintende agli armenti di Admeto, re di Tessaglia, rivela chiaramente un parallelismo tra l’esilio a cui fu costretto Apollo e il soggiorno di Napoleone all’isola d’Elba. Ne uscì un saggio sui giorni che Napoleone, trascorse esiliato nell’ isola, tuttavia visitato dallo stesso autore che aveva steso una mappa del teatro di Arcugnano. Certamente qualcuno che gli fu vicino come consulente durante la realizzazione del teatro di Portoferraio. Ancor prima del lavoro di catalogazione di Von Zach, il catasto Napoleonico a Vicenza, ad Arcugnano, in quello che era il teatro terrazzato di villa Montanari ci offre molte riflessioni e parallelismi . Molto dei quali ancora irrisolti . P.V.J.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »